Il primo trimestre 2016 è stato caratterizzato da una crescita complessiva di 242 mila occupati su base annua, derivati dall’equilibrio tra il forte aumento dell’occupazione dipendente a tempo indeterminato (+341 mila), la sostanziale stabilità di quella a termine e il lieve calo degli indipendenti, concentrato soprattutto tra i collaboratori e gli autonomi senza dipendenti. Nel confronto tendenziale calano gli inattivi e i disoccupati (sono 127 mila in meno quelli di lunga durata). Secondo i dati Istat, l’aumento del Pil nel I trimestre 2016 (+0,3% su base congiunturale e +1% in termini tendenziali) si è tradotto in un crescente utilizzo di lavoro, con un aumento delle ore complessivamente lavorate dello 0,5% sul trimestre precedente e del 2,1% su base annua. Tale aumento ha coinvolto tutti i principali settori economici – in particolare l’agricoltura (+5,8%), l’industria in senso stretto (+2,6%) ed i servizi (2%) – ad eccezione però delle costruzioni. Le ore lavorate procapite sono cresciute dell’1,7% (variazione tendenziale) e dello 0,9% (congiunturale).
L’ottima tendenza del periodo è supportata dai dati relativi ad aprile 2016 diffusi dall’Istat lo scorso 31 maggio. La stima degli occupati cresce sia rispetto a marzo 2016 (51 mila persone occupate, +0,2%), sia rispetto ad aprile 2015 (+215 mila, +1%), trainata soprattutto dalla crescita dell’occupazione degli over 50 (+25 mila nel mese, +261 mila nell’anno). L’aumento dell’occupazione rispetto a marzo riguarda sia i dipendenti (+35 mila i permanenti, stabili quelli a termine) sia gli indipendenti (+16 mila), mentre il tasso di occupazione, pari al 56,9%, aumenta dello 0,2%. Ad aprile si osserva inoltre una consistente crescita della partecipazione al mercato del lavoro data dal calo degli inattivi (-113 mila unità su marzo e -292 mila unità su aprile 2015). Il tasso di inattività, pari al 35,4%, scende di 0,3 punti percentuali sul mese precedente, coinvolgendo sia il genere maschile (-0,2 punti su marzo, -0,7 su aprile 2015) sia quello femminile (-0,3 punti e -0,5 rispettivamente).
Nel mese di aprile quindi, su base annua, si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati, interamente attribuibile ai dipendenti permanenti (+1,9%, pari a +279 mila occupati a tempo indeterminato), mentre sono in calo sia i dipendenti a termine sia gli indipendenti. Contemporaneamente subiscono un calo i disoccupati (-3,0%, pari a -93 mila) e, soprattutto, gli inattivi (-2,1%, pari a -292 mila).