Il 2016 è stato, senz’ombra di dubbio, un anno importante per la scuola italiana, che ha visto nella riforma “Buona Scuola” il principio di una vera e propria rivoluzione. L’alternanza Scuola-Lavoro rappresenta un’opportunità unica per avvicinare gli studenti al mondo professionale e per permettere loro di acquisire le competenze necessarie per inserirsi nel mercato del lavoro.
Il Ministero dell’Istruzione ha presentato i risultati per l’anno scolastico 2015/2016 e i numeri sono decisamente positivi. Nel primo anno in cui l’alternanza è diventata obbligatoria per tutti gli studenti delle terze classi superiori (licei e istituti tecnico-professionali) sono stati oltre 652mila (+139% rispetto all’anno precedente) i ragazzi che hanno svolto un periodo di “conoscenza” del mondo del lavoro.
Tomaso Freddi, presidente di Lavoropiù e consigliere delegato di Assolavoro con delega all’Education, spiega a Il Sole 24 Ore qual è il ruolo delle agenzie per il lavoro nell’ambito della riforma.