
Come riconoscere le competenze che fanno la differenza in un mercato del lavoro in continua evoluzione?
Negli ultimi anni abbiamo assistito a importanti cambiamenti e rivoluzioni degli scenari lavorativi. Se fino a trent’anni fa le aziende erano numericamente limitate ed offrivano stabilità del posto di lavoro e passaggi semiautomatici di carriera oggi la situazione si è capovolta: in un mercato del lavoro sempre più globale e interdipendente si assiste ad una calzante e continua evoluzione con la conseguente nascita di posizioni lavorative prima sconosciute e compiti lavorativi sempre più variegati e legati alla complessità del sistema. Questa trasformazione e la conseguente instabilità che ne deriva richiede necessariamente dei cambiamenti da parte di tutti gli attori coinvolti.
Requisiti necessari diventano la capacità di sapersi adattare a lavori diversi da quelli prospettati dal titolo di studio nonchè la capacità di gestire la complessità e l’instabilità stessa del sistema.
In una realtà lavorativa caratterizzata dal cambiamento e dalle relazioni non è più sufficiente essere esclusivamente possessori di conoscenze specialistiche e competenze tecniche specifiche ma è divenuto necessario sovrapporre a queste Hard Skills le cosidette Soft Skills o abilità trasversali.
Definire le Soft Skills
Il termine Soft Skills fa riferimento ad una serie di abilità di carattere cognitivo, sociale, emotivo e relazionale, che consentono di affrontare al meglio le esigenze e i cambiamenti che la vita quotidiana presenta. Rappresentano l’insieme delle abilità personali necessarie per mettersi in relazione con gli altri, utili per far fronte alle richieste dell’ambiente affrontando i problemi, le pressioni e gli stress della vita quotidiana. Queste abilità, che sotto molti aspetti si intrecciano e si sovrappongono, comprendono tutti quei comportamenti e atteggiamenti che hanno un impatto positivo nella vita personale e professionale di un individuo come la capacità di prendere decisioni in modo consapevole, risolvere problemi e sapersi relazionare in modo positivo e costruttivo.
Le Soft Skills “al lavoro“
In questo periodo storico le Soft Skills si collocano come strumenti indispensabili per affrontare al meglio gli scenari lavorativi. Possedere le fondamentali abilità cognitive, sociali, emotive e relazionali è elemento predittivo di buone prestazioni professionali e si traduce in un incremento delle perfomance lavorative.
All’interno dell’attuale contesto lavorativo alcune Soft Skills assumono particolare importanza:
1- Soft Skills cognitive: ovvero le abilità relative al nostro modo di ragionare. Un esempio è l’abilità di problem solving ossia la nostra capacità di risolvere problemi di qualsiasi natura in modo efficace, rapido e creativo tenendo conto del contesto, delle persone coinvolte e resistendo allo stress che comportano. Avere una mentalità aperta e flessibile è un’altra abilità necessaria per rispondere alle richieste di un ambiente lavorativo in continuo cambiamento, inoltre ci predispone all’ascolto e quindi agevola le relazioni interpersonali. Anche il pensiero critico è una Soft Skills importante in ambito professionale: sapere analizzare le situazioni in modo autonomo ed elaborare le informazioni senza lasciarsi persuadere o influenzare dagli altri ci consente di attivare le risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi.
2- Soft Skills socio-emotive: ovvero le abilità riguardanti il modo con cui gestiamo le nostre emozioni e con cui instauriamo, gestiamo e manteniamo le relazioni interpersonali. Nel contesto lavorativo saper gestire le proprie emozioni, saper comunicare in modo efficace tenendo conto del contesto e degli attori coinvolti, essere empatici e ascoltare gli altri senza pregiudizi cercando di comprendere i diversi punti di vista ci consente di instaurare relazioni armoniose con i colleghi, elemento basilare per la creazione di team work efficienti e collaborativi.
3- Soft Skills realizzative: traduciamo in azione ciò che pensiamo? La tendenza a prendere iniziativa, essere ambiziosi e propositivi, orientati al risultato e all’obiettivo ci consente di ottenere risultati brillanti e ottime performance in termini professionali. Avere buone capacità organizzative, di pianificazione, sapersi assumere le proprie responsabilità, essere energici entusiasti e capaci di automotivarsi e motivare gli altri è la base per costruire squadre di lavoro orientate al raggiungimento di obiettivi comuni.
4- Soft Skills Manageriali: ovvero le competenze chiave per essere un buon leader. La capacità di comunicare in modo efficace , l’ascolto attivo e saper essere un buon mediatore sono solo alcune delle competenze necessarie per gestire e motivare un team di lavoro favorendo allo stesso tempo l’instaurarsi di buone relazioni.
Come valutare le Soft Skills in sede di colloquio?
Nel mondo del lavoro le Soft Skills rappresentano il vero valore aggiunto che una persona possa esprimere.
Per questo motivo stanno acquisendo un’importanza basilare nei processi di selezione e sono uno tra i più importanti fattori decisivi legati alla scelta del candidato.
Per valutare queste abilità in sede di colloquio è possibile ricorrere a domande comportamentali che riguardano situazioni di vita reale e ipotetica. Queste domande rappresentano una strada efficace poichè ci consentono di ricavare diverse informazioni preziose sul candidato: il suo modo di ragionare, di comprendere e gestire le emozioni, di raccontarsi in modo sintetico ma chiaro e strutturato o la capacità di saper imparare dal passato.
Esempi di domande per valutare le Soft Skills:
Situazioni di vita reale:
1- Descrivi una volta in cui hai avuto un problema con il tuo superiore, in che modo l’hai affrontato? Come ti si sentito?
2- Qual è il miglior leader con cui hai lavorato?Perchè pensi sia stato il migliore e cosa hai imparato da lui?
3- Che tipo di strategie utilizzi per motivare il gruppo?
4- Hai mai fatto un errore? Come l’hai risolto?
5- Hai mai affrontato una situazione difficile con un cliente o un fornitore?
6- Qual è stata la cosa più difficile che hai fatto durante la tua ultima esperienza di lavoro?
7- Quali sono le condizioni lavorative più stressanti che ricordi? Per quale motivo?
Situazioni ipotetiche:
1- Come ti comporteresti se due clienti ti chiedessero di organizzare un appuntamento per lo stesso giorno alla stessa ora?
2- Come affronteresti il compito di organizzare un progetto complesso?
3- Come potresti sentirti se scoprissi di non piacere al tuo gruppo di lavoro?
4- Cosa porteresti con te se dovessi andare su un isola deserta?
5- Come affronteresti una situazione nella quale il tuo capo si assumesse sempre il merito delle tue scoperte?
6- Come ti sentiresti se scoprissi di non aver ragiunto il budget di vendita prefissato?
7- Se il tuo capo ti chiedesse di svolgere un lavoro che esula dalle tue mansioni come ti sentiresti? Quale sarebbe la tua reazione?